Moldova: l’adozione, un nuovo senso nella vita di tante coppie.

Volevano un bambino, ma non hanno avuto la fortuna di concepirne uno. Dopo più anni di ricerca Angela e Sergiu Andronic, membri dell’associazione Nazionale dei Genitori Adottivi (APA) (l’Associazione si è creata  con il supporto di Ai.Bi. Moldova e sta ora proseguendo con attività di sensibilizzazione e formazione all’adozione in partnership con Ai.Bi. Moldova)  hanno accolto nella loro casa tre bambini.
Da allora tre voci cristalline risuonano fortemente nella loro casa. Oggi i due genitori non immaginano la loro vita senza i figli. “Grazie a loro, oggi ho una metà da raggiungere nella vita”, lo dice Sergiu, orgoglioso di poter dare una buona educazione a due maschi ed una femmina.
Angela ha deciso di adottare un bambino dopo aver interrotto spotaneamente più gravidanze. “Mi auguravo di adottare una bambina di uno o due anni. Me la immaginavo tutta vestita di bello. Avrebbe portato la gonnellina…Insieme a Sergiu abbiamo visitato più orfanotrofi di Chişinău, ma non trovavamo il bambino che quale ci aspettavamo. Eravamo presi dal panico e già avevamo perso ogni speranza. Ogni due settimane andavamo dalla Direzione per la Protezione dei Diritti del Bambino per vedere altri ed altri elenchi dei bambini e le ricerche continuavano…”, si ricorda la signora Andronic.
“Pensavamo che saremmo andati in istituto, i bambini ci avrebbero circondati e noi avremmo portato a casa uno di loro, ma non è stato così”, aggiunge la signora.
Un giorno la coppia è stata visitata dall’assistente sociale comunitario che gli ha parlato di un caso di tre fratelli che, in seguito al decesso della madre, rischiavano di essere separati.
“Allora abbiamo deciso di visitarli. Quando siamo arrivati alla loro casa, Pavel, che è il più piccolo, ci ha invitato a giocare. Più tardi ci si è avvicinato anche Maxim. Il tempo è passato velocemente nella loro compagnia e quando stavamo per uscire, Maxim ha gridato: «Babbo, quando ci verrai a portare a casa?»”, racconta Sergiu.
La data del 1° di giugno del 2005 è una data memorabile per la famiglia Andronic, perché è proprio quel giorno che è stato dato ai genitori, l’assenso all’adozione. “Pavel ne aveva 5 anni, Margareta ne aveva appena compiuto otto, e Maxim ne aveva sette anni. All’inizio li prendevamo da noi per il fine settimana. Poi gli abbiamo fatto conoscere i nostri genitori e parenti”, racconta il padre. Sergiu parla con orgoglio delle passioni dei figli. I ragazzi infatti, sono molto appassionati del gioco agli scacchi.
Maxim dice che si sente molto fiero dei suoi genitori, mentre Pavel li guarda con una specie di sorriso e dice che ama la sua nuova famiglia. Anche Margareta confessa che si trova molto bene nella casa nuova casa.
“Se i maschi si sono integrati facilmente nella nuova comunità, la femmina che ricorda tuttora i momenti vissuti con la madre biologica, riscontra ancora qualche difficoltà. C’e’ ancora presente la sindrome del bambino istituzionalizzato”, racconta la madre adottiva. Con tutto questo, i due genitori sono felici di crescere “i più bravi bambini del mondo”, perché sono i figli che hanno dato senso alla loro vita.
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